2° Circolo didattico di lucera

“Giuseppe Lombardo Radice”

 

 

 

 

PIANO

OFFERTA

FORMATIVA

 

 

 

 


PREMESSA.. 4

MODALITA’ DI ELABORAZIONE. 5

IL P.O.F. : LA SUA CARTA D’IDENTITÀ.. 5

CHI SIAMO... 6

L’IDENTITA’ DELLA SCUOLA.. 6

LETTURA DEL TERRITORIO.. 6

ATTIVITA’ PRODUTTIVE.. 7

SERVIZI. 7

RISORSE RIFERIBILI AD UN SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO.. 7

RAPPORTI SCUOLA – TERRITORIO.. 8

RILEVAZIONi DEI BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO.. 8

-       pluralità e integrazione dei “modi dell’educazione”. 10

LE STRUTTURE.. 12

LE FINALITA’ 14

LA RELAZIONE EDUCATIVA E LE SUE REGOLE.. 15

DOVE ANDIAMO... 18

LE SCELTE ORGANIZZATIVE E DIDATTICHE.. 18

IL SISTEMA DELLA RESPONSABILITA’ 24

PROGETTI  DEL CIRCOLO. 28

Aula multimediale di documentazione. 28


 

2° Circolo Didattico di Lucera

 

anno scolastico 2001-2002

 

 

DIRETTRICE DIDATTICA  prof.  ANNA MARIA IORIO

COLLEGIO  DOCENTI  SCUOLA  ELEMENTARE  E  MATERNA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo documento cerca di spiegare cos’è e cosa offre la Scuola  “Lombardo Radice” di Lucera, come funziona, gli impegni degli operatori scolastici, i diritti dei genitori e le responsabilità da condividere.

Lo scopo finale è garantire un’informazione adeguata per essere partecipi dell’esperienza di tutti i bambini.

Se occorrono comunque ulteriori informazioni gli uffici della Direzione didattica sono aperti al pubblico dalle ore 10,30 alle 12,00 di tutti i giorni feriali oppure è possibile telefonare al numero 0881-540039.

 

 

 

 

 

 

 

 

P.zza Di Vagno 18  • 71036 Lucera (FG)

Tel. 0881 540039 • Fax 0881 540039

www.radice.isnet.it

ist.radice@isnet.it

 

 

 

PREMESSA              

 

     Il Piano dell’offerta formativa trova il suo fondamento nel regolamento per l’autonomia delle istituzioni scolastiche. Esso è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della nostra istituzione scolastica e contiene la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa (art. 3).

     Il documento mira a garantire agli alunni il successo formativo ed a migliorare l’efficacia del processo di insegnamento/apprendimento (art. 1).

     Elaborato dal collegio dei docenti sulla base delle indicazioni generali definite dal Consiglio di Circolo, viene adottato dal Consiglio di Circolo (art. 3).

     Alla elaborazione del piano concorrono le associazioni di fatto dei genitori, il dirigente scolastico, gli enti locali, le istituzioni e le occasioni culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio.

     Il Piano dell’offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all’atto dell’iscrizione (art. 3).

     Il P.O.F. sarà valutato dalle istituzioni scolastiche attraverso modalità e criteri da definire.

 


 MODALITA’ DI ELABORAZIONE.

 

Il Piano dell’offerta formativa del 2° Circolo “Lombardo Radice” è stato elaborato dal Collegio dei docenti di Scuola Elementare e di Scuola dell’Infanzia; le sue linee essenziali sono state espresse da due commissioni una rappresentativa dei docenti di Scuola dell’Infanzia (8 docenti) ed una rappresentativa dei docenti di Scuola Elementare (8 docenti). Le due Commissioni hanno lavorato autonomamente soltanto nella fase di riflessione “sul da dove partire” e di “studio” del Regolamento dell’Autonomia. In un secondo momento si è avviato il lavoro, non ancora concluso, del Collegio docenti di Sc. Elementare / Sc. Materna per affrontare il nodo essenziale dell’autonomia: La centralità della didattica e l’innovazione metodologica.

Nell’anno scolastico 2001-2002  il piano è stato integrato e parzialmente modificato dalle Funzioni obiettivo (F.O.) in seguito agli esiti dei lavori svolti sul curricolo e alla riflessione-valutazione su quanto attuato nell’anno precedente.

Successivamente il piano è stato adottato dal Consiglio di Circolo.

 

IL P.O.F. : LA SUA CARTA D’IDENTITÀ

 

Il Piano dell’Offerta Formativa si presenta come la mappa intenzionale delle cose da fare nel concreto, dalla didattica alle regole, alle strutture:

- l’attenzione alla qualità dei processi di apprendimento / insegnamento

- l’ apertura verso il contesto ambientale esterno:

- la costruzione dell’identità collettiva

- l’affidabilità e la rendicontabilità


 

 

 

CHI SIAMO

L’IDENTITA’ DELLA SCUOLA

L’identità di una scuola si costruisce sulla sua memoria, sulla sua capacità di essere un interlocutore dell’intera comunità che l’ascolta, la conosce, la riconosce per quello che si propone e per quello che riesce a fare. In questo senso la nostra scuola deve impegnarsi a “raccontarsi”, a parlare con le istituzioni, le associazioni, le altre scuole, le famiglie, imparando a documentare il suo lavoro attraverso sistemi intelligenti di verifica e di archiviazione.

L’identità si costruisce sulla condivisione, da parte dei docenti, del dirigente e di tutto il personale, della “direzione in cui si è deciso di andare, del senso e del significato del proprio lavoro.

L’identità si costruisce partendo da quello che si è stati e che si è innescando un graduale e convinto processo di miglioramento.

LETTURA DEL TERRITORIO

Il 2° Circolo “G. Lombardo Radice” comprende la sede centrale di Piazza Di Vagno. Le vastità del territorio dal quale affluisce l’utenza è caratterizzata da una variabilità di condizioni socio-ambientali;

a)     all’Edificio scolastico “Radice”, sede della Direzione Didattica e degli Uffici Amministrativi, affluiscono alunni provenienti

° dal vicino centro storico appartenenti ad un ceto medio-basso;

° dal quartiere “Porta Foggia” ad alta densità abitativa appartenenti ad una condizione economica medio-alta;

° dalle zone periferiche “Lucera 2” e “Zona 167”, abitate prevalentemente da operai e impiegati;

° dalle vicine zone rurali

 

Il vasto territorio di competenza del Circolo vede una dislocazione di varie sezioni di scuola dell’infanzia, alcune delle quali sono inserite negli anzidetti plessi di scuola elementare e altre nella zona “Lucera 2”, ad elevata espansione abitativa.


 

ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Nel territorio di competenza del 2° Circolo le attività produttive prevalenti riguardano il commercio e l’artigianato. Non mancano attività di piccola imprenditoria e studi di liberi professionisti.

SERVIZI

Dal punto di vista dei servizi la zona di competenza è caratterizzata da una varietà di condizioni. Alla più che sufficiente presenza di possibilità di trasporti e di comunicazioni nella zona adiacente al plesso centrale, corrispondono disservizi e carenze strutturali nelle zone più periferiche ( Zona 167, Lucera 2).

Di contro la “Zona 167” dispone di ampie zone di verde pubblico in via di sistemazione e di ampliamento.

Mancano centri ricreativi e di aggregazione e servizi sociali.

L’unico punto di incontro per la maggior parte degli alunni è la parrocchia che organizza attività ricreative e culturali. Nella zona sono presenti palestre e piscine private, molto frequentate dai nostri utenti.

Dal punto di vista sanitario l’A.S.L. – FG/3 garantisce alla scuola:

-         un servizio di medicina scolastica screening oculistico, odontoiatrico, ortopedico e alla presenza di un medico scolastico in alcuni giorni della settimana:

-         un servizio di integrazione scolastica per gli alunni portatori di handicap in collaborazione con il servizio di riabilitazione.

 

RISORSE RIFERIBILI AD UN SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO

 

Rientrano nel territorio di competenza del Circolo il Museo Civico “Fiorelli”, che costituisce un’importante risorsa culturale, e la Biblioteca Comunale che, non disponendo di una sala ragazzi e vietando l’accesso ai ragazzi, per regolamento comunale, non può essere utilizzata.

Ampliando l’analisi all’intero territorio comunale si individuano altre risorse culturali nel ricco patrimonio storico della cittadina (anfiteatro, cattedrale, castello-fortezza, chiede, strade, vie, ecc.) e nel patrimonio ambientale (boschi, cave. realtà cittadina, ecc.).


 

RAPPORTI SCUOLA – TERRITORIO

 

La nostra scuola condivide pienamente il principio della corresponsabilità educativa con altre agenzie presenti sul territorio, per cui la formazione della persona investe l’intera comunità. In quest’ottica la scuola si pone come luogo di confronto, di interazione con il territorio per individualizzare le potenzialità e attivare ogni forma possibile di collaborazione allo scopo di migliorare l’offerta formativa per gli alunni.

L’obiettivo della nostra scuola è quello di instaurare rapporti di collaborazione con le risorse presenti sul territorio, comprese quelle rappresentate dagli stessi genitori degli alunni.

Tra le risorse presenti sul territorio comunale si indicano le più rappresentative:

-         Associazione Italiana “Amici di R. FOLLERAU”

-         Associazione “LA FAMIGLIA”

-         Associazione Volontaria Genitori di persona handicappata

-         Associazione “Famiglia MURIALDO – OPERA S. GIUSEPPE”

-         Associazione Volontariato “GENOVEFFA DE TROIA”

-         AVIS  -  LUCERA

-         A.I.D.O.  -  LUCERA

-         Corpo Volontariato intervento pubblico e Protezione Civile

-         Centro Solidarietà Padre Maestro

-         Centro Volontari della Sofferenza

-         Croce BLU

-         Cooperativa Recupero Tossicodipendenza “VITA NOVA”

-         Archivio Storico Diocesano

-         Banda “S. Mancini”

-         Centro Studi “Padre Maestro”

-         Corale S. Cecilia

-         Opera S. Giuseppe con annesso teatro

-         Gruppo sbandieratori “Federiciani”

-         Cantina Sociale

-         Enoteca

-         Industrie alimentari, di laterizi, di profilati metallici, ecc.

 

RILEVAZIONi DEI BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO

 

Le famiglie degli alunni frequentanti il 2° Circolo mostrano grande interesse e aspettative nei riguardi delle proposte formative avanzate sia dalla scuola, sia da altre agenzie educative presenti sul territorio.

 


Da un sondaggio effettuato dalla scuola presso le famiglie, nell’anno scolastico, sono emerse le seguenti esigenze (vedi grafici allegati):

-         il 12,5% per motivi di lavoro avverte la necessità che la scuola organizzi un breve tempo di prescuola, sotto il controllo di uno o più docenti;

-         il 13% per motivi di lavoro avverte la necessità che la scuola organizzi un breve tempo di postscuola, sotto il controllo di una o più docenti;

La forte necessità che la scuola ampli l’offerta formativa richiedendo:

-         il 57% attività di informatica

-         il 56.5% attività motorie e ginniche

-         il 22% attività di ricerca scientifica

-         il 19% attività musicali

-         il 10.7% attività storico-geografica sul territorio

-         il 7,1% altre attività (nuoto, lab. teatrale, pittura, ceramica. lingue straniere).

 

Il 60,34% delle famiglie per ampliare l’offerta formativa si è dichiarato favorevole ad un ulteriore rientro a scuola del proprio/a figlio/a.

Il 53,6% si è dichiarato disponibile al versamento di un contributo economico per lo svolgimento di attività extracurriculari.

 

I dati emersi dal questionario sono stati analizzati allo scopo di individuare le esigenze e le aspettative dell’utenza. Un’ulteriore e approfondita analisi di tali dati si rende necessaria per meglio comprendere le connessioni tra le varie risposte e le ragioni delle stesse.

La sensibilità delle famiglie di fronte al problema istruzione determina la totale assenza del fenomeno dell’abbandono scolastico. Si riscontra negli ultimi anni una consistente affluenza di extracomunitari nel Comune di Lucera, il cui andamento è di tipo stagionale. Il Circolo comincia a trovarsi di fronte ai problemi connessi all’inserimento di alunni provenienti dai paesi balcanici.

 

LINEE DI SVILUPPO

 

Scuola-territorio come:

 

-         pluralità e integrazione dei “modi dell’educazione”

-         coordinamentointeristituzionale per il raggiungimento di obiettivi comuni e concordati

-         politica integrata di risorse e strutture

-         legittimazione del ruolo “politico” della scuola

per

-         rispondere ai bisogni essenziali dell’infanzia

-         non perdere di vista il bisogno di identità /autonomia/ comunità che appartiene a tutti, anche ai bambini e alle bambine

 

 


 

LE STRUTTURE

 

Il 2° Circolo è così costituito:

 

PLESSO “RADICE” P.zza DI VAGNO:   Accoglie  624 alunni di scuola elementare divisi in 29 classi e 100 bambini di scuola dell’infanzia divisi in 4 sezioni.

N.        32 aule didattiche (29 classi di scuola elementare e 4 sez. di scuola dell’infanzia)

N.                1 aula magna  - laboratorio lettura  (spazio polivalente)

N.                1 locale di servizio

N.                2 locali  (spazio per piccoli gruppi)

N.                3 locali per uso ufficio

N.                16 locali per uso di servizi igienici

N.                1 ampio cortile

N.                1 palestra + spazio custodia attrezzi

N.                3  spazi attrezzati  per attività didattiche per piccolo gruppo

N.       1  laboratorio   lettura  scuola dell’infanzia

N.       2  laboratorio scientifico

N.               1 laboratorio grafico pittorico

N.               1 laboratorio di psicomotricità

N.               1 laboratorio  informatico

N.       1 saletta proiezioni

 

 

 

Tutti questi locali sono situati in gran parte in un edificio a due livelli (piano rialzato e 1° piano) costruito circa 50 anni fa e che sta ricevendo interventi di manutenzione.

L’ampio cortile, interno alla scuola sarà utilizzato come luogo pedagogico per attività ludiche, sportive, teatrali e apprendimento, in seguito alla realizzazione del progetto “Cantieri formativi” riqualificazione dei cortili scolastici –Legge 285-- , attivato con l’amm.prov. di Foggia.

PLESSO VIA PETRUCCI :

  A -  Accoglie due sezioni ospitate in due aule luminose, è attivo un laboratorio di lettura, allestito con la collaborazione dei genitori.   Nel plesso sono in servizio 4 docenti che si avvalgono della collaborazione di 2  collaboratori scolastici .

B – Plesso di nuova costruzione costituito da 2 sezioni, accolte in ambienti ampi e lumionosi, è attivo uno spazio laboratoriale polifunzionale, non ancora completamente attrezzato. Frequentato da 44 bambini,con 4 docenti, 2 collaboratori scolastici.

PLESSO VIA CAMPANILE  Ubicato nella zona periferica Lucera 2 in locali a piano terra adattati per l’uso. Comprende 4 aule bene illuminate da ampie porte-finestra, un atrio e i servizi igienici. E’ frequentato da 83 bambini con 6 docenti, un insegnante di sostegno e 2 ausiliari.

 

PLESSO PIAZZA DI VAGNO  All’interno dell’edificio  “L.Radice” sono presenti 4 sezioni della scuola dell’infanzia. Le sezioni sono ampie, ben illuminate, tinteggiate, particolarmente curate  nell’organizzazione degli spazi funzionali alle attività didattiche E’ frequentato da 100 bambini con 8 docenti e 2 ausiliari.  Le sezioni usufruiscono di spazi laboratorio in comune con alunni del 1° ciclo della scuola elementare.

 

 

 

 


 

 

LE FINALITA’

 

° L’organizzazione della scuola, i contenuti proposti, le tecniche utilizzate sono funzionali:

- al processo di sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni

            - al successo formativo

(dall’Art.1 Regolamento Autonomia)

° Riteniamo questa la grande finalità da garantire attraverso

- l’acquisizione dei concetti, dei linguaggi e dei fondamentali modi di procedere dei saperi per entrare autonomamente nell’universo culturale  (alfabetizzazione culturale)

- la diversificazione dell’offerta nei metodi nei contenuti nei linguaggi, garantendo il diritto all’uguaglianza delle opportunità (offrire di più e chi ha di meno) e il diritto alle diversità

- l’attenzione agli interessi e alle esperienze dei bambini e dei ragazzi

- la sollecitazione a nuove motivazioni ed interessi

- il coinvolgimento del bambino nella sua interezza: mente corpo cuore. Attraverso l’integrazione delle componenti logico-razionale, affettivo-relazionale e percettivo-motorie

° Per consentire il processo di costruzione della identità, dell’autonomia e della competenza di ogni soggetto

° Per aiutare l’alunno a:

- saper scegliere ed organizzarsi

- individuare problemi e risolverli

            - effettuare cambiamenti

-         esercitare il pensiero critico e divergente


 

LA RELAZIONE EDUCATIVA E LE SUE REGOLE

 

 

 

  1. Per R.E.  si intende:

·        Il “clima che caratterizza l’ambiente scolastico;

·        Il tessuto di relazioni interpersonali , valori, norme;

·        Gli spazi , le attrezzature e le relative modalità d’uso.

  1. La qualità della  R.E. dipende dalla capacità di fare scelte chiare ed esplicite sulle priorità educative, non necessariamente unanimi, ma frutto di confronto e il meno possibile contraddittorie.

 

 

Le regole di relazione tra i diversi attori del processo scolastico devono essere coerenti e collegate alla costruzione di un clima di rispetto e cooperazione

 

            Patto Regolativo tra i docenti

 

Confronto delle idee

            Ricerca di scelte e regole condivise

            Assunzione di responsabilità

            Atteggiamento di continuo apprendimento

            Assunzione dell’incertezza e della creatività : non ci sono decisioni e regole x sempre

 

Contratto formativo con i genitori

Condivisione di modalità, stile , impegni con i genitori

 

Contratto formativo con gli alunni

Definizione degli impegni bilaterali tra docenti e alunni.

 

PATTO INSEGNANTI / FAMIGLIE

 

 

·        Incontro di tipo formalizzato:

1.      assemblee di classe (sc.elementare); assemblee generali (sc.materna)

2.      riunioni con rappresentanze (consiglio di interclasse o sezione)

3.      colloqui individuali

·        Obiettivi:

1.      rendere la partecipazione più costante, attiva e diffusa

2.      accrescere la significatività degli incontri e del ruolo di rappresentanza

3.      puntare sulla fiducia reciproca, a partire dalla chiarezza delle comunicazioni

·        Azioni:

1.      informare in modo chiaro sulle scelte didattiche in merito a “che cosa” si fa (contenuti, argomenti);

2.       esplicitare il “come” attraverso esempi significativi e concreti (metodi);

3.      affrontare i  “problemi”  presenti tentando strategie comuni coinvolgenti;

4.       valorizzare l’azione comune degli adulti su obiettivi precisi concordati

·        Verifiche

1.      In occasione della prima assemblea:

o       Raccolta di valutazioni critiche su tale strumento e di proposte

o       Richiesta di proposte su temi interessanti per l’interclasse;

 

LINEE DI SVILUPPO

 

 

·        Preparare con giusto anticipo e collegialmente gli ordini del giorno, selezionando temi di interesse reale comune,  eventualmente scaturiti da consultazioni; sintetizzare resoconti da portare a conoscenza di tutti i genitori

·        Avviare un atteggiamento di grande attenzione alla “conduzione” del colloquio (prestare reale ascolto al genitore, equilibrare i tempi d’intervento, variare linguaggio e modalità al fine della comprensione reciproca, affrontare anche le problematiche personali se incidenti…) tendere ad una condivisione affettiva dei problemi, per “un bambino più felice”

·        Verifiche:

o       Raccolta sistematica di dati su quantità e qualità della partecipazione

o       Questionari periodici

o       Questionari ed interviste

o       Questionari, interviste, analisi di eventuali riprese video di colloqui


 

PATTO INSEGNANTI / ALUNNI

 

1.      far percepire che tra gli alunni esiste una corresponsabilità armonica, soprattutto tra gli insegnanti

2.      controllare quei processi che portano a relazioni conflittuali, dove l’oggetto del contendere è  il rapporto con il bambino

1.      rendere possibili ad interagire con alunni di altre classi, in primo luogo durante momenti informali e casuali, fornendo supporto o anche semplicemente  ascolto;

2.      ascoltare e quasi favorire le scelte affettive dei bambini rispetto ad uno degli insegnanti, nel riconoscimento delle differenze individuali e nella consapevolezza delle pari dignità professionale (che comunque non si misura su aspetti superficiali e macroscopici della relazione)

1.      autovalutazione,   questionari 

2.       indagini sul “benessere” di insegnanti e alunni attraverso interviste, osservazioni, questionari.

 

 


 

 

 

DOVE ANDIAMO

LE SCELTE ORGANIZZATIVE E DIDATTICHE

 

La logica organizzativa adottata dalla scuola è coerente con le scelte didattiche, anzi si fa strumento efficace per rendere praticabili gli obiettivi didattico- educativi programmati.

Per rendere più visibile “l’interfaccia” tra organizzazione e didattica abbiamo realizzato una mappa delle scelte adottate: in essa i diversi aspetti considerati “confluiscono” nella categoria “integrazione” in quanto riteniamo l’integrazione (dei ruoli, delle competenze, dei percorsi scolastici, del curricolo e dell’extracurricolare, della scuola e del territorio), garanzia per una scuola intelligente: che si conosce, sa guardare intorno e lontano, si valuta, si corregge.

 


 

 

 

 


 Al di là delle mappe presentate sottolineiamo la necessaria organizzazione diversa:

 

 

-dei saperi                                                        in reti ricombinabili di saperi significativi        

                                                                                 

 

-degli insegnamenti                                         modularità didattica

                                                                           e progetti formativi integrati                  

 

 

-degli apprendimenti                                       competenza, padronanza

 

 

 

A seguito del lavoro svolto dai gruppi verticali disciplinari nel corso del precedente anno scolastico si è pervenuti alla definizione della progettazione curricolare come di seguito riportato:

 

 

P R O G E T T A Z I O N E    C U R R I C O L A R E

 

 

 

                                                                 A         MODULARITÀ CURRICOLARE

 

La progettazione si articola in 3 linee              B         MODULARITÀ ORGANIZZATIVA

 

                                                                 C         MODULARITÀ DIDATTICA

 

 

 

A         

 

 

 M O D U L A R I T A’    C U R R I C O L A R E

 


B            

 


M O D U L A R I T A’      O R G A N I Z Z A T I V A

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

T E M P I    F L E S S I B I L I   E   D I S T E S I

 

-         Presenza di ciascun docente nelle classe o con il medesimo gruppo di alunni per blocchi di tempo significativi per evitare frazionamenti

-         Organizzazione flessibile dell’orario dei docenti: Nell’arco dell’anno singoli moduli e intere interclassi adotteranno per 4 mesi un orario per far fronte alle supplenze e per altri 4 mesi un orario diverso per un

 

UTILIZZO PRODUTTIVO DELLE ORE DI CONTEMPORANEITÀ”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COSTRUZIONE SPERIMENTALE DELLE AGENDE

singoli moduli e intere interclassi  provvedono a costruire agende a seconda della programmazione redatta. 

 

 

DEFINIZIONE DELLE FORMA DI COMUNICAZIONE INTERNA/ESTERNA

per far conoscere prima  durante e dopo  i processi  e i risultati della didattica


C             

 


M O D U L A R I T A’   D I D A T T I C A

 

 

-         Stabilire all’interno di ciascun modulo formativo tempi adeguati per le attività di recupero – consolidamento e potenziamento

-         individuare un comune sistema di verifica degli apprendimenti attraverso la costruzione di prove di accertamento comuni distinte nei tre livelli: SOGLIA – INTERMEDIO – AVANZATO

-         Riscontrare la validità delle prove di accertamento, ossia la loro idoneità a misurare effettivamente il possesso della competenza corrispondente al curricolo;

-         Concordare la corrispondenza fra accettabilità della prova e giudizio riportato nel documento di valutazione

-         Definire tempi e modalità di somministrazione di ogni prova

-         Somministrare le prove , i tempi e le  modalità concordati

-         Registrare gli esiti attraverso una griglia di tabulazione che prevede la classe, la disciplina, la prova proposta e il giudizio conseguito dall’alunno;

-         Curare la tabulazione dei dati complessivi riferiti al circolo con attenzione agli apprendimenti in cui si sono registrati i punti di forza e i punti di debolezza  all’interno del circolo: indicazioni per una eventuale revisione del curricolo e delle prove di accertamento;

-         Analizzare lo scostamento dei risultati rispetto alle dichiarazioni programmatiche per tentare la strada verso i risultati concreti rispetto a obiettivi modesti, ma verificabili.

Le indicazioni scaturite dalla verifica conclusiva costituiranno la traccia di lavoro per i gruppi disciplinari che potranno procedere ad eventuale aggiornamento del materiale.

 

 

 

 

 

 


IL SISTEMA DELLA RESPONSABILITA’

 

Il cambiamento in atto nella scuola implica che le “risorse umane” siano impegnate in funzione dell’innovazione con un coinvolgimento partecipe e consapevole e con un ruolo di responsabilità all’interno di un sistema in evoluzione verso l’autonomia.

Le risorse umane costituiscono quindi l’elemento essenziale per una migliore qualità del servizio scolastico, poiché a persone e gruppi di persone sono demandate operazioni fondamentali quali: la progettazione del lavoro, la sua realizzazione, la verifica e il controllo dei processi e delle loro produttività.

Pertanto la nostra scuola ha scelto di mettere in atto forme di responsabilità diffuse attraverso:

-         il riconoscimento e la valorizzazione di interessi e competenze

-         l’attivazione di efficaci canali di informazione

-         la condivisione delle scelte collegiali (il fare comune)

-         lo sviluppo del senso di appartenenza all’istituzione scolastica

Nella nostra scuola il sistema di responsabilità e dei ruoli che rende possibile trasformare le decisioni in azioni condivise è così articolato:

Dirigente scolastico                                             Vicario e docenti F.O. Docenti supporto FO

 

Collegio docenti                                                                Dipartimenti disciplinari (per obiettivi di competenza disciplinari)

                                                                      

                                                                       Consigli di interclasse: Coordinamento degli aspetti didattico-educativi / coordinamento di specifici compiti organizzativi:utilizzo dei tempi e spazi-diffusione dell’informazione

 

Motivazione

Comunicazione efficace

Negoziazione

Esplicitazione tra aspetti amministrativi – educativo-formativi-organizzativi

Assegnazione compiti e tempi

Riconoscimento dei risultati

 
Consiglio di Circolo                                                         Docenti per coordinamento tematiche specifiche

                                                                                             

 

Assemblea personale ATA

 

 

ORGANICO FUNZIONALE

 

 

 

 

SCUOLA ELEMENTARE: 1 docente con specifiche ed elevate competenze, responsabile del laboratorio di informatica.

Nel laboratorio, in orario curricolare sono organizzati gruppi di 13 alunni provenienti da tute le classi terze, quarte e quinte, per alfabetizzazione informatica. Solo episodicamente il laboratorio accoglie anche bambini della scuola dell’infanzia.

Lo stesso supportato da una docente funzione obiettivo lavora alla documentazione delle attività e dei progetti (vedi sezione AULA di DOCUMENTAZIONE MULTIMEDIALE).

 

SCUOLA DELL’INFANZIA: 2 docenti svolgono attività laboratoriali e di coordinamento, in particolare: 1— Progetto SET in continuità scuola infanzia/elementare;

                                                                           2 --- Laboratorio Lettura “I DISCORSI E LE PAROLE”.

 

 

 

 

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

 

La nostra scuola si pone l’obiettivo di diventare un ambiente di apprendimento/formazione non solo per gli alunni, ma per tutti i soggetti che interagiscono al suo interno:

n      Docenti, personale ATA, genitori.

Pertanto alla formazione si riconosce grande rilievo e numerose sono le attività programmate per tutti i soggetti presenti nella scuola.

1.      Autoformazione: Costruzione del curricolo per soglie di competenze (intero collegio organizzato in dipartimenti disciplinari).

2.      Autoformazione: riordino dei cicli e nuovi curricoli (docenti classi prime, quinte e scuola dell’infanzia).

3.      Modularità e didattica: Corso in rete promosso dal terzo circolo della città.

4.      Corso per la formazione di bibliotecari scolastici, le scuole di Lucera in rete con la collaborazione dell’assessorato della pubblica istruzione (4 docenti).

5.      Corso di storia sul Novecento, in rete con le scuole del Distretto (10 docenti).

6.      Corso di formazione per il curricolo delle scienze e della tecnologia, nell’ambito del progetto SET (31 docenti infanzia/elementare)

7.      Corso di alfabetizazione informatica primo e secondo livello per docenti infanzia/elementare (40 docenti)

8.      Corso di formazione per le figure sensibili –intervento di pronto soccorso e antincendio- (personale docente e ATA)

9.      Corso di formazione per i genitori (scuola infanzia) promosso dall’ass.Servizi sociali.

10. Formazione operatori sociali legge 285 –interventi a favore dell’infanzia e del’adolescenza- (1 docente)

11. Corso di formazione per genitori (fascia elementare) “Non si diventa grandi per caso”

La pecularietà che ha caratterizzato queste esperienze è quella di utilizzare le molteplici risorse di professionalità presenti dentro e fuori la scuola per leggere i diversi bisogni di formazione e per organizzare adeguate risposte ai bisogni emersi.

LINEE DI SVILUPPO

Costituzione di un gruppo per l’aggiornamento non soltanto per una più organica definizione dei bisogni e delle priorità, ma per un più attento coordinamento delle iniziative ed una coerente valutazione delle stesse.

RISULTATI ATTESI

1-     Censimento dei bisogni formativi

2-     Progettazione dei corsi approvati dal Collegio e finanziati

3-     Coordinamento delle iniziative di autoformazione

4-     Censimento delle offerte esterne di aggiornamento

5-     Stesura del piano annuale

6-     Monitoraggio e valutazione.


 

VALUTAZIONE – AUTOVALUTAZIONE

 

Per verificare l’adeguatezza della nostra proposta formativa valuteremo i risultati conseguiti secondo due gruppi di variabili dipendenti:

- un primo gruppo riferito ai mutamenti intervenuti negli allievi in termini di incremento delle competenze, di migliore disposizione affettiva, di cambiamenti negli atteggiamenti sociali.

In particolare nell’anno  scolastico 2000/2001 si è proceduto alla definizione dei criteri comuni per la valutazione degli apprendimenti (vedere modularità didattica)

- un secondo gruppo riferito ai cambiamenti intervenuti nel contesto scolastico, in particolare:

  1) nella capacità di riflessione sul proprio lavoro da parte del dirigente scolastico e dei docenti

  2) capacità di analisi dei punti di forza di forza e di debolezza degli interventi attivati

  3) nella corrispondenza tra quanto elaborato e quanto realizzato

  4) nell’incremento della valorizzazione delle risorse professionali

  5) nella qualificazione delle risorse strumentali (incremento qualitativo dei sussidi – Miglioramento  dell’utilizzo)

  6) nella relazione più produttiva e responsabile con le famiglie e in genere con il territorio.

Alla costruzione di un nostro sistema di monitoraggio e valutazione   è stato costituito un gruppo di lavoro costituito dalle Funzioni obiettivo e Presidenti d’Interclasse . Dirigente Scolastico che ha avviato un lavoro di studio e di ricerca per capire da “cosa partire”. Nel contempo l’ins.te coordinatore dell’uso delle nuove tecnologie sta esaminando il contenuto del M.P.I di K. Vertecchi “Archivio Docimologico per l’auto valutazione delle Scuole”. Che cos’è, come si usa.


 

PROGETTI  DEL CIRCOLO

 Gli obiettivi dei progetti per il completamento e l’ampliamento dell’offerta formativa sono interconnessi e raccordati con quelli della programmazione curriculare.

     I temi dei progetti sono stati rilevati attraverso:

a)     un questionario rivolto ai genitori e finalizzato all’individuazione di bisogni, interessi, aspettativa;

b)     la conoscenza degli alunni, delle loro potenzialità e dei loro interessi;

c)      gli stimoli offerti dalla città intesa come territorio (centro storico, tradizioni, radici culturali, ecc. e come ente locale (progetti comunali);

d)     disponibilità delle risorse.

 

Aula multimediale di documentazione

 

Il Secondo Circolo didattico di Lucera è dotato di un'aula multimediale di documentazione e produzione ipermediale per la documentazione dell'attività scolastica

A scuola vengono prodotti testi, ricerche, tesine, studi. Tutto poi sparisce nel nulla, senza che si crei una memoria storica, che si diano occasioni di confronto, senza che venga valorizzato quanto c'è di buono e migliorato quanto c'era di più fragile. Gli alunni sono imprigionati in un modello autoreferenziale, per cui il prodotto della loro attività appare fittizio, scarsamente capace di motivare e stimolare l'interesse.

 

 

Le programmazioni didattiche;

 

di Circolo

Oltre alla programmazione educativa, ci sono vari progetti, le sperimentazioni di lingua straniera, di educazione alla salute, di esperienze teatrali e culturali di vario genere... infine, la stessa esperienza di informatica.

 

 

di disciplina

Le singole discipline sono state investite da profondi cambiamenti sia per l'innovazione dei contenuti che dei metodi. La routine stereotipata può prendere fiato e rinnovarsi anche attraverso il confronto e la gestione delle esperienze e dei suggerimenti via via raccolti nel tempo. Occasione di uscita dall'isolamento virtuale cui molte situazioni spingono gli insegnati. Da mero atto burocratico a momento di verifica del proprio lavoro da fare con se stessi, con la classe e con i colleghi.

All’interno dei vari moduli, i lavori svolti possono rappresentare un archivio che fotografa le dinamiche del tempo e i riflessi delle situazioni via via vissute dalla scuola e dalla società.